Non voltarti indietro
Una donna passeggia tra l’erba e viene morsa da un serpente. Scende agli inferi, la casa di Ade. Di lì non si esce. Orfeo, il suo uomo, non ci sta. La segue, scende anche lui, ma da vivo, e prega il dio finché non gli concede di riportarsi a casa Euridice. A una condizione, però: qualsiasi cosa succeda, lui non dovrà mai voltarsi indietro. Se lui si volta, lei è perduta. Ma che succede se lei, lì sotto, si trova bene? E che succede se questo è l’oggi?
Una porta. 7 centimetri di blindatura. 7 centimetri. È lo spazio che divide Lui da Lei, Orfeo da Euridice. 7 centimetri che nel testo di Chiara Boscaro rappresentano la distanza tra la vita e gli inferi. Lavoriamo sulla porta, sul passaggio, sulla volontà o meno di superare quella soglia. Una porta. Un appartamento. Un pianerottolo. Un dramma da camera, uno spazio ridotto dove Lei vive, un monolocale come ce ne sono tanti in una città come tante. Una storia di violenza sessuale come, purtroppo, ce ne sono tante.
testo di Chiara Boscaro
regia di Marco Di Stefano
con Valeria Sara Costantin Diego Runco
un progetto La Confraternita del Chianti
una produzione Qui e Ora Residenza Teatrale /Ass. K.
progetto di produzione selezionato e sostenuto da: ScarlattineTeatro – Campsirago Residenza Progetto Cantiere Campsirago (spettacolo vincitore), Premio Pradella 2016 Accademia dei Filodrammatici di Milano in collaborazione con Teatro dei Filodrammatici (testo finalista), Premio Hystrio 201 Scritture di Scena_35
Dicono di noi #
Mario Bianchi KLP
Costruito su una intelligente e bellissima drammaturgia di Chiara Boscaro, con la regia di Marco Di Stefano, è “Non voltarti indietro” de La confraternita del Chianti, spettacolo anch’esso vincitore del bando Residenza Campsirago, riduzione contemporanea di “Orfeo ed Euridice”, sul tema della violenza sulle donne, coniugato questa volta con una discrezione di accenti veramente encomiabile, che porta piano piano lo spettatore al centro del problema.”
Enrico Piergiacomi, Teatro e critica
La lezione che l’Io apprende da questa vicenda drammatica potrebbe allora essere forse questa. Se si intende trasformare le ombre del cuore che annebbiano la coscienza e impediscono di amare in qualcosa di costruttivo per la persona, bisognerà sforzarsi di educarsi alla pazienza, alla fiducia, al coraggio di aprirsi senza dannose resistenze verso l’altro.
Francesca Ruina, www.persinsala.it
I due attori, Diego Runko e Valeria Sara Costantin, hanno saputo rendere palpabile la sofferenza senza bisogno di urlarla e, proprio per questo, sono riusciti a farla emergere ancora più profondamente. La mirabile regia di Marco Di Stefano e il testo di Chiara Boscaro, finalista al Premio Hystrio 2011- Scritture di Scena_35, hanno confermato la validità dei lavori del collettivo artistico La confraternita del Chianti di cui fanno parte.
Un’occasione da non perdere, per avere una soglia da varcare, senza voltarsi indietro.