EVA DIARIO DI UNA COSTOLA

Rita Pelusio e Marta Pistocchi (violino)

Drammaturgia Contemporanea
Italiano/ 60 minuti

”Allora Dio, il Signore, fece cadere un profondo sonno sull’uomo che si addormentò.
Poi prese una costola di lui e rimise la carne al posto d’essa.
Con la costola che aveva tolto all’uomo Dio creò una donna.

Poi diede questo comando: potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare mai”

Come prosegue la storia lo sappiamo.
Eva si nutre del frutto proibito della conoscenza rinunciando così al Paradiso.
Perché l’ha fatto?
Questo spettacolo è un elogio alla disobbedienza femminile.
Eva è voce in assoluto, riflette e pone domande giorno dopo giorno.
È voce che nomina per poter conoscere.
È voce che si sospende nel vuoto, che resta in attesa.
È voce che non si accontenta.
Si interroga sul destino delle donne che verranno dopo di lei.

E a queste domande delicate ed ingenue rispondono icone femminili contemporanee nate dall’ir-
riverente fantasia di Rita Pelusio.

È un monologo delicato, spietato, comico e autentico accompagnato dalle note della violinista
Marta Pistocchi che lo avvolge in una nuvola sonora.
E poi ci sono tantissime mele.
Al pubblico la scelta.

Di e con Rita Pelusio e Marta Pistocchi (violino)
Regia Marco Rampoldi
Drammaturgia e testi Rita Pelusio,
Marianna Stefanucci, Alessandra Faiella
e Riccardo Piferi
Produzione PEM Habitat Teatrali
si ringrazia Claudio Cremonesi, Francesca Biffi
e Domenico Ferrari

24.Luglio.2024

Piazzale del Municipio
Carvico (BG)

Ore: 21:00

Via Santa Maria 13

Info e Prenotazioni

Biglietto unico 5 euro

EVA DIARIO DI UNA COSTOLA

Rita Pelusio e Marta Pistocchi (violino)

Drammaturgia Contemporanea
Italiano/ 60 minuti

24.Luglio.2024

Carvico (BG) / Piazzale del Municipio

Ore: 21:00

Via Santa Maria 13

”Allora Dio, il Signore, fece cadere un profondo sonno sull’uomo che si addormentò.
Poi prese una costola di lui e rimise la carne al posto d’essa.
Con la costola che aveva tolto all’uomo Dio creò una donna.

Poi diede questo comando: potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare mai”

Come prosegue la storia lo sappiamo.
Eva si nutre del frutto proibito della conoscenza rinunciando così al Paradiso.
Perché l’ha fatto?
Questo spettacolo è un elogio alla disobbedienza femminile.
Eva è voce in assoluto, riflette e pone domande giorno dopo giorno.
È voce che nomina per poter conoscere.
È voce che si sospende nel vuoto, che resta in attesa.
È voce che non si accontenta.
Si interroga sul destino delle donne che verranno dopo di lei.

E a queste domande delicate ed ingenue rispondono icone femminili contemporanee nate dall’ir-
riverente fantasia di Rita Pelusio.

È un monologo delicato, spietato, comico e autentico accompagnato dalle note della violinista
Marta Pistocchi che lo avvolge in una nuvola sonora.
E poi ci sono tantissime mele.
Al pubblico la scelta.

Di e con Rita Pelusio e Marta Pistocchi (violino)
Regia Marco Rampoldi
Drammaturgia e testi Rita Pelusio,
Marianna Stefanucci, Alessandra Faiella
e Riccardo Piferi
Produzione PEM Habitat Teatrali
si ringrazia Claudio Cremonesi, Francesca Biffi
e Domenico Ferrari


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