A CHE COSA SERVE UN’OPERA D’ARTE
I monumenti se ne stanno lì, nelle piazze e nei giardini, lungo i viali alberati, se stanno lì soli al freddo e al vento, passano i giorni, i mesi, gli anni e noi. Noi che ci passiamo davanti a quei monumenti, li attraversiamo con lo sguardo, ci diamo appuntamento davanti a loro, ne conosciamo a memoria il profilo e qualche volta diamo loro nomi inventati. Ma di rado sappiamo chi li ha costruiti, chi li ha voluti, che cosa raccontano o ricordano. E poi ci sono le opere d’arte, che tutti crediamo stiano solo dentro ai musei, nascoste, protette, da visitare durante le vacanze facendo interminabili code con la bottiglietta d’acqua in mano e il cappello di paglia in testa.
Un progetto dedicato alla scoperta di cinque opere d’arte che abitano le vie di Brembate e da marzo 2019 sono diventate parte del paesaggio quotidiano. Perché queste opere d’arte pubblica, nuove cittadine di Brembate, possano parlare a chi le incontra sul proprio percorso ogni mattina e possano far parlare fra loro le persone: di arte, dello stare insieme in un paese, del senso di un’opera pubblica, dell’abitare lo spazio urbano e non solo attraversarlo e dormirci. Perché le opere di Eterno Presente diventino arte della comunità. Perché come diceva il poeta: “Un paese vuol dire non essere soli” (Cesare Pavese).