Due danzatrici con giacche da uomo molto larghe, le braccia aperte, la schiena in arco, i volti reclinati in su, coperti dai capelli con gli occhi chiusi

INTERNO 5 | ANTONELLO TUDISCO

Morpheé

Morpheé è un lavoro sulla capacità e la forza dell’individuo di abbattere, di mostrarsi al mondo nella sua forma più veritiera, un “racconto” attraverso personaggi che, esponendo le metamorfosi dei loro corpi, rappresentano a pieno la loro identità senza timori e senza riserve. 

MORPHE’ è racconto di corpi che si trasformano non per adattarsi ma per esprimersi secondo le proprie convinzioni e lo fa attraverso la creazione di una vicenda corale che ci racconta la differenza tra metamorfosi imposte e metamorfosi consapevoli. Punti di riferimento letterari sono anche Le Metamorfosi di Ovidio e Kafka.

Indagare il legame tra la trasformazione del corpo e la trasformazione dell’identità e le reazioni che essa genera nel mondo circostante. Il lavoro di ricerca partirà da una prima indagine sulla capacità dei corpi dei danzatori di fondersi e creare nuovi “monstra” nell’accezione e nell’immaginario della cultura classica, prodigiosi e soprannaturali, corpi dalla forma ignota che affascinano e respingono in una riflessione visiva e poetica sulla libertà di mutare.

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